Francesco Ruoppolo

Attività Didattica

L’esperienza formativa e sul campo mi ha portato a collaborare con varie scuole del territorio proponendo attività di propedeutica musicale ispirate a metodi innovativi quali l’ORFF, il Dalcroze, il Gordon e la GdL (Globalità dei Linguaggi – Metodo Stefania Guerra Lisi), metodologia che utilizzo in particolare nelle attività di musicoterapia.

I bambini sono la mia vita e trasmettere l’amore per la musica è una gioia. Per fare questo ho, in questi anni, approfondito la mia formazione in materia, per avere una sempre maggiore consapevolezza di quanto vado a proporre in scuole, laboratori, palestre. Diversi sono stati anche i corsi di approfondimento, in veste di docente, rivolti ad insegnanti di scuole dell’infanzia e primarie.

La metodologia che utilizzo è ispirata in particolare all’ Orff-Schulwerk di Carl Orff, alla Music Learning Theory di Edward Gordon ed al Dalcroze di Jaques Dalcroze; Tali teorie comportano una concezione dell’educazione e della pratica musicale finalizzata a:

  • Sviluppare l’orecchio musicale, la conoscenza delle manifestazioni musicali ed il riconoscimento delle specificità e dei punti in comune attraverso l’ascolto di musiche differenti per provenienza culturale e sociale;

  • Favorire la sperimentazione di varie attività musicali che privilegiano la creatività e l’esecuzione e su cui vengono poi inseriti, in un secondo momento, concetti e regole specifiche del sistema musicale;

  • Inserire il lavoro in un contesto fantastico (uso di storie, racconti, immagini, disegni) che induca i bambini a operare in una cornice familiare e che aiuti a mantenere la capacità di concentrazione, a comprendere meglio i fenomeni e gli argomenti trattati;

  • Sottolineare l’importanza del gioco per creare un’alternanza tra momenti di “riposo” e momenti di impegno attivo che canalizzi l’attenzione dei bambini in modo naturale;

  • Impiegare la voce e il corpo ma anche il cosiddetto strumentario elementare costituito da strumenti a percussione e da altri materiali adatti alla produzione sonora (oggetti di uso comune come barattoli, sedie, legnetti, confezioni, ecc…), che possano essere padroneggiati con relativa facilità a qualsiasi livello di competenza tecnico-motoria, che consentano un’immediata possibilità di espressione musicale e permettano esperienze musicali di gruppo, fino alla creazione di un vero e proprio coro.

  • Consentire l’esplorazione e l’approfondimento di tre canali di espressione umana: l’ambito sonoro, quello gestuale motorio e quello linguistico;

  • Sviluppare i processi produttivi, invece che quelli riproduttivi e ricettivi attraverso esplorazione, improvvisazione, strutturazione e composizione;

  • Favorire l’apprendimento in gruppo e attraverso il gruppo;

  • Favorire la partecipazione dei bambini attraverso la presenza attiva dell’insegnante, che parteciperà in prima persona alle attività svolte e accompagnerà gli allievi cantando, ballando, suonando e giocando con loro.

  • Introdurre la notazione musicale, attraverso pratiche “vissute”, con un processo che porta dall’esperienza alla teoria.

  • Utilizzare l’esperienza di ascolto interiore come canale per apprendere i diversi timbri e quindi riconoscerne le relative fonti, che siano strumenti a percussione, aerofoni, cordofoni ed altro tipo.

Gli obiettivi e le finalità di questa scelta metodologica possono essere riassunti in alcuni punti:

  • Sviluppo dell’individualità e dell’autostima del bambino-ragazzo, di un sano rapporto con l’esterno e della capacità di espressione di sensazioni, emozioni, idee;

  • Sviluppo di un rapporto consapevole e sereno con la musica, delle proprie innate capacità musicali e sviluppo delle competenze teoriche relative al linguaggio proposto;

  • Sviluppo del senso del gruppo partendo da indicazioni provenienti dal docente, imparando a muoversi e ad agire guardando gli altri, verso cui si hanno responsabilità ed aspettative;

  • Accettazione del proprio corpo e della propria fisicità anche attraverso l’uso percussivo del corpo (body percussion), attraverso il piacere del muoversi con e all’interno del gruppo;

  • Sviluppo della comunicazione e dell’espressione non verbale;

Per informazioni sulle metodologie didattiche utilizzate:

Scuole ed enti con cui ho collaborato:

  • Istituto Comprensivo “Principe di Piemonte – Perla” di Santa Maria Capua Vetere (CE)
  • Casa Circondariale Santa Maria Capua Vetere (Ce)
  • 69° Circolo Didattico di Napoli (Na)
  • Scuola “Giancarlo Siani” di Marano di Napoli (Na)
  • Associazione “Alessandro Scarlatti” di Napoli
  • Centro di riabilitazione “Villa dei Fiori” di Nocera (SA)
  • Associazione Progetto Sonora (Napoli)
  • 26° Circolo Didattico M.R. Imbriani di Napoli
  • Scuola Paritaria per l’Infanzia “S. Rita da Cascia” di Frignano (CE)
  • S.M.S. “S. Alfonso de’Liguori”
  • 63° Circolo Didattico “A. Doria” di Napoli
  • 3° Circolo Didattico di Castellammare di Stabia (NA)
  • 1° Circolo Didattico di Acerra (NA)
  • Istituto Paritario Santa M. Delle Grazie di Marano di Napoli
  • Associazione “La bottega fantastica” di Roma
  • Associazione “SportInsieme” di Napoli
  • Ippodromi di Agnano srl (NA)
  • Liceo Classico Statale “Adolfo Pansini” di Napoli
  • “Holiday s.r.l.” (animazione turistica) di Napoli
  • Scuola materna Cappiello (IV Circolo Didattico) di S. Giorgio a Cremano (NA)
  • Associazione “InArte” di Napoli
  • “Movimento Culturale Napoletano o.n.l.u.s.” di Napoli
  • Associazione “Progetto 2001” di Giugliano in Campania (NA)
  • Associazione Culturale “Arteteatro” di Napoli
  • Nel 2009 inizia la collaborazione, come esperto in didattica musicale per l’infanzia, con l’Associazione “Progetto Sonora” di Napoli.

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